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Calcutta, il celebre cantautore che 'scendeva a Cisterna'

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''C'è papa Francesco e il Frosinone in serie A'' (Frosinone, album Mainstream , 2015, scritta e cantata da Calcutta, al secolo Edoardo d'Erme). E non ci credi che questo treno questa storia possa finire qui fermarsi qui quanto sei bella ma mi dispiace scendo a Cisterna. Non volevo i baci tuoi, davvero no (Isabella, album Forse ..., 2012). Nella scena d'inizio del film  Le iene  di Quentin Tarantino i  reservoir dogs , ovvero le iene (i banditi del film) sono al tavolo di un bar e aspettano di pagare il conto, parlano tra loro e si interrogano di 'cosa parla'  Like a Virgin  di Madonna, e ognuno ha la sua opinione: parla di una donna insicura, parla di una prostituta, di una donna che non prova orgasmi, parla di ''uno con una fava così''. [Se non conoscete la scena vi rimando al  link youtube ] Ecco, la musica, secondo me, è costruita così. Contiene una polisemia di significati per ogni ascoltatore. Insomma, non un significato ide

Carmelo Bene, tutti ne parlano, ma alla fine chi era?

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Come scrivere qualcosa su Carmelo Bene, qualcosa di sensato, dato che di lui è stato detto tutto e Bene stesso disse di aver asfaltato la storia? Come includerlo nel tema del mio blog, sulla letteratura indie? Carmelo Bene nasce all'attenzione popolare e mediatica grazie agli shows di Maurizio Costanzo (prima Aquarius, poi il Maurizio Costanzo Show), ma la sua attività inizia molto prima, quando, trasferitosi dalle puglie a Roma, inizia a fondare i propri spazi per fare quello che secondo lui era l'unico teatro possibile: quello dell'assenza e della mancanza. Crea la sua compagnia: lo racconta nell'autobiografia (da lui definita immaginaria) Sono apparso alla madonna , un romanzo dallo stile franto e sperimentale. Diventa così un artista 'togliendo di scena' (così dice) numerosi spettacoli teatrali: Macbeth , Amleto , Lorenzaccio , Italiano in Algeri , alcuni originali, altri (come si capisce dal titolo) ispirati ad opere teatrali esistenti. Poi comprende ch

'La peste' non ha mai ucciso nessuno

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Un libro da avere imprescindibilmente in casa è La peste di Camus. Carmelo Bene considerava l'incontro con i libri di Albert Camus l'incontro letterario e anche extra-letterario più importante dei suoi primi vent'anni. Ora, Carmelo Bene era un tipo un po' particolare, ma, come dice Saviano, ''Camus tiene compagnia nei momenti giusti''. La peste parla di ogni cosa: se non volete seguire la trama, potete cogliere le divagazioni e i simboli che lascia la peste dietro ogni parola dei personaggi; se invece vi piace sapere come va a finire la trama è ricca di suspence, profondità, colpi di scena e personaggi, senza nulla togliere, come dicevo, alla profondità filosofica e allo scavo che fa Camus sulla malattia e la sofferenza, di quella città, Orano, e generale. (La peste si accinge a bruciare sulla mia scrivania) I dialoghi dei personaggi, come dicevo, sono sia originali, sia simbolici e rimandano all'inesorabile incedere, sommesso ma costante, de

Miller scopatore dostoevskyano

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lettura mattutina di Henry Miller in un giorno di vacanza Tirerei una bestemmia se dicessi che Henry Miller assomiglia a Dostoevsky? Sexus : un libro di filosofia scritto durante una scopata: un insieme di eventi gli uni sugli altri. I dialoghi filosofici sembrano nascere per caso, al punto giusto, senza stacchi narrativi, nonostante la loro lunghezza e profondità. Lunghe discussioni su cos'è l'arte e la scrittura, stranamente, non stonano minimamente con la trama. Nella parte terza sembra di intravedere un po' di antisemitismo (peraltro, credo, consapevole e dichiarato) nelle descrizioni fantasiose e funeste della famiglia ebraica nella quale viene ospitato Miller (il romanzo è parzialmente autobiografico). Un romanzo confondente, dove i nomi dei personaggi a volte cambiano, e il loro contesto viene descritto tra una cosa e l'altra, frettolosamente, ma più o meno, coerentemente. Personaggi riflessi dell'autore, incontri allo specchio, incontri in cu

Uno scultore che non scolpisce

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''Un’oasi d’orrore in un deserto di noia''. Charles Baudelaire lo stesso Clapis radiografato ai raggi-x dentro una sua opera Federico Calpis ama l'impossibile: uscire fuori dalle righe: proiettare sulla tela la sua massa corporea, così nascono le 'sculture'  Addolorata concezione  e  Connection  (realizzate sul raggi-x del suo corpo). Così l'artista è letteralmente dentro l'opera in scala ridotta: si realizza il sogno tardo (anzi tardissimo) novecentesco, risalente al '99, di Carmelo Bene: 'non bisogna realizzare dei capolavori, ma essere capolavori'.[per chi non lo conoscesse rimando a  questa  sua divertentissima intervista al Maurizio Costanzo show] addolorata concezione  Non so se Clapis abbia pensato a Carmelo Bene. La differenza tra i due è però fondamentale: Clapis vive in un'epoca in cui deve autoprodursi e destreggiarsi tra l'ascesa e la caduta di uno o l'altro social (lo spiega bene nell' intervis

''Io odiavo Antonio Moresco, però... lo odio ancora''

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 ''Le nostre sono le prime generazioni umane a vivere al cospetto di un'estinzione di specie'' (Antonio Moresco,  Il grido , 2018) Antonio Moresco. Tentare una summa di questo autore da me tanto odiato, amato, apprezzato e in definitiva comunque frequentato spesso. Da questo mese è anche 'attore' con il film tratto dal suo romanzo breve  La lucina . Il vero esordio nel mondo conosciuto per Antonio Moresco sono le  Lettere a Nessuno,  letto dal grande pubblico dopo decenni di tentativi di uscire allo scoperto. Pubblicato alla fine da Einaudi in una nuova edizione nel 2011 contiene, tra le altre cose, anche il resoconto delle peregrinazioni - fallite- per farsi accettare i manoscritti degli altri romanzi. E' l'esordio critico e ribelle di Antonio Moresco - i suoi veri esordi, in ordine cronologico, sono gli  Esordi  (romanzo, Feltrinelli, 1998), la codirezione di  Nazione Indiana , e della rivista anche cartacea  Primo Amore   (i numeri cartacei si

Una letteratura indie? - Luciano Funetta, Mario Desiati, Antonio Moresco

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''C'è papa Francesco e il Frosinone il serie A'' (Frosinone, scritta e cantata da Calcutta, al secolo Edoardo D'Erme) Scrivo questo articolo e non ci penso più. Mi hai fatto a pezzi la voce, questa è la prima personalità della voce indie. L'indie non è altro che l'indipendente (abbreviazione per) che nasce negli Stati Uniti come Indipendent Music . Proprio come dei missili l'Indie reclama, anche in Italia, l'uscita dall'Industrial per differenziarsi in Indie. In queste righe ho citato qualche locuzione di Frah Quintale, Gazzelle, Giorgio Poi e Calcutta. Si prova, si prega, ci si strugge e distrugge a volte, per reclamare una, appunto, indie pendenza da quanto successo prima (e durante): guerre, crisi economica, e non aggiungerei altro e senza approfondire per ora. La voce indie non tiene in sé un fallimento, seppure sia caratterizzata da sofferenza (il timbro vocale di Gazzelle in Sayonara è emblematico) e a volte da esteriorizzazione